The Social Dilemma

Ho visto solo recentemente il documentario Netflix che tanto ha fatto discutere lo scorso anno: The Social Dilemma.

Non ho seguito per nulla il dibattito online scaturito a suo tempo da questo docufilm anzi ho preferito attendere qualche mese prima di guardarlo per poter valutarne con calma i contenuti.

Devo dire che mi trovo molto in sintonia con il messaggio trasmesso da questo documentario e senza saperlo avevo già quasi totalmente eliminato la mia partecipazione ai social network.

Quanto mostrato dal docufilm non ha fatto che confermare quanto già avevo sperimentato (in piccola scala ovviamente) nella mia vita personale.

Le tematiche affrontate sono molte e non voglio discuterne qui, invito comunque alla visione di questo titolo.

Mi rendo conto che per alcuni questo documentario possa creare fastidio, ma è necessario che ciascuno rifletta sul ruolo di queste piattaforme nella vita quotidiana delle persone.


Microblog vs. social network

Personalmente preferisco scrivere qualche minuto nel mio piccolo blog personale piuttosto che trascorrere ore ed ore incollato alle applicazioni social studiate apposta per massimizzare il tempo trascorso all'interno delle stesse.

Da quando ho ridotto la mia presenza nei social network sono riuscito a riappropriarmi del mio tempo ed ho iniziato a non sentire più la necessità di leggere e partecipare ad interminabili dibattiti online.

Ora riesco a dedicare più tempo alla lettura e trovo più naturale scrivere nel mio blog anziché all'interno di Facebook, Twitter, etc...

Mi rendo conto che non è stato molto difficile per me in quanto già in precedenza non ero un accanito frequentatore di queste piattaforme social, tuttavia anche così ho notato un vero e proprio effetto positivo legato al loro non utilizzo.


Continuano le stragi nel Mediterraneo

Ci troviamo tristemente ancora davanti all'ennesimo naufragio di migranti in rotta verso l'Europa.

Cadaveri. Non possiamo non indignarci di fronte alle immagini di corpi senza vita e nella sostanziale indifferenza / incapacità di nazioni ed istituzioni europee.

Persone. Donne, uomini, ragazzi e bambini in fuga da guerre e miseria in cerca di un futuro migliore.

Aiuto. Soccorsi che vengono effettuati dalle poche associazioni della società civile che non accettano queste stragi silenziose.

Per queste ragioni già dallo scorso anno ho deciso di sostenere la nuova associazione ResQ (People Saving People) che intende svolgere attività di salvataggio in mare.

Perché ogni vita conta.


Prendere appunti con l'email

Ho recentemente letto un articolo che mi ha fatto riflettere su quanto siamo spesso portati (io per primo) ad utilizzare servizi web che propongono di aiutarci ad essere più produttivi.

Molte volte basta invece impegnarsi un poco per trovare soluzioni alternative.

L'articolo in questione è questo e parla di come l'autore abbia sostituito le applicazioni per prendere appunti (note-taking app) semplicemente aprendo una nuova casella di posta elettronica utilizzata unicamente per questo scopo.

Si tratta sicuramente di una soluzione creativa che può risultare effettivamente interessante per molte persone.


Distanziamento sociale (online)

Ultimamente sto trovando più piacere dallo scrivere sul blog che nell'utilizzare i social network (che ho praticamente abbandonato pur mantenendone gli account).

Personalmente mi sono proprio stancato delle infinite discussioni accese su Facebook e Twitter.

Persino Instagram ormai sta assumendo le caratteristiche di certe riviste patinate anni '90.

Preferisco (almeno per il momento) praticare questa sorta di distanziamento sociale online.


Scrivere un blog è un hobby?

Penso di sì, scrivere e mantenere un blog è una sorta di hobby.

Si possono scrivere articoli brevi o lunghi a seconda degli argomenti preferiti.

Molti esperti di marketing rabbrividiranno alle mie parole, ma chiarisco che mi sto riferendo a blog personali, pubblicati non per diventare influencer ma per il piacere della scrittura.


L'illusione delle VPN

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento considerevole del numero di servizi VPN offerti al pubblico.

La maggior parte di questi servizi decanta grandi capacità di sicurezza e politiche di zero log.

Tutta questa pubblicità ha convinto molte persone che sia sufficiente scaricare un piccolo programma VPN per poter navigare in totale anonimato quasi che si trattasse di una sorta di scudo magico.

Nulla di più falso.

Una VPN consente unicamente di creare un tunnel sicuro dal punto A al punto B, ma tutto ciò che accade dopo non è affatto anonimo e protetto dalla VPN.

Ciò non significa che le VPN siano inutili, anzi sono un validissimo strumento che però deve essere utilizzato con consapevolezza.


La potenza dei file di testo

In informatica spesso le cose più semplici sono le più potenti e versatili.

Basti pensare a come è nato il World Wide Web o come sono strutturate le pagine HTML.

Da questo punto di vista i software proprietari usano spesso dei formati speciali per salvare i dati.

Al contrario i progetti open source si basano su formati aperti nei quali bastano dei semplici file di testo per registrare informazioni.

Questo è uno dei veri punti di forza dei software open source, ovvero quello di consentire una facile migrazione dei dati magari verso altri programmi o semplicemente per avere una facile compatibilità e accesso in futuro verso quegli stessi dati.

Spesso invece i software proprietari utilizzano proprio dei formati non standard per rendere più difficile che possiate abbandonare quello stesso software in futuro.

Diventa quindi importante pensare anche a queste cose quando si sceglie di utilizzare un determinato programma anziché un altro.


La scrittura è un processo creativo

Scrivere è un processo creativo.

A voler ben vedere è sufficiente pubblicare un breve testo per farvi diventare un “creator”.

Indipendentemente dal fatto di scrivere cose semplici o complicate la vostra mente passerà in una sorta di flusso creativo.

Questa creatività vi consente di esprimervi in modo simile a quando una persona disegna o crea un brano musicale.

Interessante, non trovate?


Il linguaggio markdown

Il linguaggio markdown è semplice ed essenziale e proprio per queste stesse caratteristiche risulta essere molto potente.

Vi consente concentrarvi sulla scrittura del testo anziché sulla sua formattazione.

Se ancora non conoscete markdown e volete conoscere qualcosa in più allora vi invito ad andare su questa pagina di Wikipedia.


Perchè scrivere un blog

Ci sono tanti motivi per iniziare tenere un blog / microblog.

Il primo è che consente di scrivere qualcosa invece che utilizzare ad esempio Facebook o Twitter. Immediato, semplice e veloce.

Un altro grande vantaggio è che avendo un proprio spazio online non si è soggetti agli algoritmi dei social network che decidono autonomamente cosa far vedere e a quale persona.

Dal punto di vista della privacy dei dati siete voi a decidere se utilizzare una piattaforma blog già esistente oppure se avete competenze (e voglia) di gestire direttamente voi la piattaforma lato server. Oggi esistono molte soluzioni che vi consentono di farlo, basterà fare un salto su un motore di ricerca per trovare qualcosa che fa al caso vostro.

Insomma nel vostro spazio online siete voi i padroni e non gli ospiti. 😉


Festival di Sanremo 2021, una edizione speciale

Quest'anno il Festival della canzone italiana avrà un obiettivo inedito. Parlare di musica facendo scordare per qualche serata zone rosse, varianti e vaccini

Missione particolare quella di quest'anno del Festival di Sanremo con divieto di assembramenti e rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza contro il Covid-19.

Sarà quindi una edizione “blindata” ma con uno scopo preciso, quello di far ascoltare la musica italiana (e portarci in dote il consueto numero di polemiche collegate).

Ad alcuni potrebbe sembrare futile, ma forse mai come in questo periodo c'è bisogno di qualche argomento leggero che possa per qualche giorno distrarre tutti dal difficile momento che stiamo passando (non solo in Italia ma nel mondo intero).

Bentornato Sanremo.


Un anno di virus

Il 21 febbraio 2020 l'Italia scoprì che il Covid-19 era già diffuso nel cuore della pianura Padana. Da allora tutto è cambiato, ma anche noi non siamo più gli stessi

Fu proprio a Codogno in provincia di Lodi che esattamente un anno fa gli italiani capirono che il virus che arrivava da oriente in realtà era già qui da noi.

La gravità della situazione fu subito chiara e la diffusione del virus obbligò a procedere con i vari lockdown, dapprima mirati in singole zone, poi in tutto il paese.

Il resto è storia recente, ma continueranno a restare nella memoria collettiva le immagini di medici ed infermieri stremati negli ospedali, le file di camion militari per portare via i cadaveri delle vittime a Bergamo e l'abnegazione dei volontari del 118 nel soccorrere i malati.

Forse non tutti ce ne rendiamo ancora perfettamente conto, ma il virus ha segnato uno spartiacque tra un prima di cui conosciamo la storia ed un dopo ancora tutto da scrivere.


I colossi del web sfidano le nazioni

Fa discutere la scelta di Facebook di bloccare i contenuti media in Australia in risposta alla proposta di legge che vuole far pagare ai colossi del web la pubblicazione di notizie. Ma stiamo solo parlando della punta dell'iceberg

Ci permettono di navigare ed utilizzare la posta elettronica tramite i loro server, ci consentono di rimanere in contatto tramite le loro app, ci garantiscono di essere sempre raggiungibili e di lavorare tramite i loro sistemi operativi su smartphone e computer.

Sono i giganti della rete. Google, Apple, Microsoft, Amazon, Facebook solo per citare le aziende più importanti in occidente. Hanno fatturati talmente importanti da far impallidire intere nazioni in via di sviluppo.

Con le loro tecnologie sono in grado di indirizzare la crescita industriale dell'intero pianeta.

Lo scrivo qui per non essere frainteso: questo articolo non vuole essere un atto di accusa ideologico verso queste grandi aziende che sono state in grado di innovare e cambiare le vite delle persone grazie ai loro software ed alle loro invenzioni.

L'accusa che rivolgo è invece alla politica (nazionale ed internazionale) che su questi temi ha dormito per anni salvo poi svegliarsi un giorno rendendosi conto che queste aziende sono in grado di dialogare a tu per tu con loro, quasi come fossero nazioni “virtuali e parallele” con cui bisogna venire a patti, pena ritorsioni nelle vite reali delle persone.

Troppo tardi ci si è accorti che queste aziende portavano sì posti di lavoro, ma la maggior parte all'estero. Troppo tardi ci si è accorti che queste aziende facevano sì utili, ma la maggior parte all'estero. Troppo tardi ci si è accorti che queste aziende aprivano nuove opportunità, ma di guadagno per loro stesse. Troppo tardi ci si è accorti che mentre si elaboravano i piani per portare la banda larga nel nostro paese il petrolio delle informazioni che viaggiano sulle quelle stesse reti era gestito da poche multinazionali private dall'altra parte del mondo. Troppo tardi ci si è accorti che il dazio da pagare per usufruire dei servizi gratuiti offerti da queste società era quello di rinunciare alla privacy degli utenti.

Quindi tutto è perduto?

Assolutamente no, serve quanto prima un coordinamento delle nazioni per garantire che lo sviluppo portato dalle nuove tecnologie e da queste società avvenga in modo armonioso e consenta una maggiore apertura del mercato a nuove aziende garantendo regole comuni in tutto il mondo senza “zone franche”.

Utopia?

Lo scopriremo nei prossimi anni.


Digitale terrestre: come fare a capire se il vostro televisore supporta il Dvb-T2

Da settembre 2021 scatterà il passaggio verso il nuovo standard televisivo Dvb-T2. Ecco cosa c'è da sapere su questo cambio di tecnologia e come scoprire se la vostra TV sarà in grado di decodificarlo

A partire da settembre 2021 le emittenti nazionali e locali inizieranno a trasmettere i propri canali utilizzando la codifica Mpeg-4 anzichè la più obsoleta Mpeg-2.

Ciò garantirà una maggiore qualità trasmissiva dei canali così da poter garantire l'alta definizione.

Contestualmente a questo passaggio tecnologico vi sarà il cambiamento delle frequenze delle diversi emittenti che proseguirà per diversi mesi. Sarà quindi necessario risintonizzare i nostri televisori / decoder.

In questa prima fase i televisori o i decoder in grado di sintonizzarsi sui canali già in alta definizione come Rai 1 HD (canale 501) e Canale 5 HD (canale 505) continueranno a funzionare. Il vero scoglio tecnologico si avrà nel secondo passaggio che avverrà nel giugno del 2022.

In quel momento solo i dispositivi in grado di decodificare i le trasmissioni in formato HEVC Main 10 saranno in grado di funzionare. Se così non fosse occorrerà quindi acquistare un decoder o un nuovo televisore.

Come fare a capire se la propria TV supporta questa nuova codifica?

E' molto semplice: occorre andare sui canali 100 e 200 del digitale terrestre. Se visualizzate la scritta Test HEVC Main10 siete a posto. Se non la visualizzate provate a risintonizzare i canali dal menu del vostro televisore / decoder. Se anche in tal caso non vedete la scritta di test allora quasi certamente il vostro televisore non è in grado di supportare la nuova tecnologia di trasmissione e dovrete acquistare un nuovo televisore / decoder.


Un algoritmo per decidere chi vaccinare

Per la fase 2 delle vaccinazioni contro il Covid-19 saranno importanti anche gli algoritmi in grado di decidere chi vaccinare per primi

Man mano che la distribuzione dei vaccini procede (seppur a singhiozzo per via dei problemi produttivi e logistici delle aziende farmaceutiche) diventa importante capire non solo come gestire il più grande piano vaccinale che ci sia mai stato nel nostro paese, ma anche a quali persone dare priorità nella somministrazione.

In quest'ottica l'informatica viene in aiuto della medicina con lo sviluppo di algoritmi in grado di analizzare le cartelle cliniche dei pazienti ed individuare quelle categorie più a rischio a cui dare per prime il vaccino.

Se da un lato può sembrare alienante che sia un algoritmo a decidere a quali persone garantire subito una protezione contro il Covid-19, dall'altra è una soluzione che consente di esaminare un enorme numero di cartelle cliniche di pazienti lasciando più tempo ai medici per la campagna vaccinale vera e propria.


Scenari Covid per il 2021

Tutti lo abbiamo in qualche modo capito: è difficile fare previsioni sulla possibile evoluzione della pandemia nei prossimi mesi

Prendo spunto da un articolo apparso su Il Post all'interno del quale trovate un sacco di dati ed informazioni utili a farvi una idea dei possibili scenari pandemici che ci troveremo ad affrontare nel futuro prossimo.

Le conclusioni dell'articolo sono disarmanti nella loro semplicità, non ci sarà un giorno X in cui il virus sarà completamente sparito dalle nostre vite, ma dovremo probabilmente conviverci per ancora molti anni.

Non è dato sapere se ci saranno varianti più o meno contagiose, con vaccini che possano funzionare (o meno) con tali mutazioni del virus.

E' però lecito pensare che man mano che la popolazione verrà esposta al virus (tramite vaccino o tramite la malattia vera e propria) si possa sviluppare una sorta di immunità di comunità che potrà aiutare a tenere maggiormente sotto controllo eventuale future varianti.

Siamo ovviamente nel campo delle speculazioni, ma penso che sia importante già da ora rendersi conto che la lotta contro il Covid-19 sarà una maratona, non una gara di sprint.


TikTok bloccato dal Garante della privacy

Il garante per la protezione dei dati personali ha ordinato il blocco di di TikTok per tutti gli utenti la cui età anagrafica non sia stata verificata

Questa azione è stata intrapresa dopo la morte di una bambina di 10 anni di Palermo che si sarebbe soffocata cercando di partecipare ad una sfida sul social network.

L'episodio accende nuovamente un faro su ciò che i social network possono rappresentare per i più giovani. Considerata la loro età aumentano i rischi di essere esposti degli adulti a quanto avviene all'interno di queste reti sociali.

Sarebbe necesssario a mio avviso che già a partire dalla scuola elementare si avviassero dei programmi in grado di far capire rischi ed insidie presenti in Internet.

Data la facilità di accesso anche per i più piccoli alla rete Internet è infatti necessario educare quanto prima le nuove generazioni all corretto utilizzo della rete e delle sue insidie.


Scrivimi su Signal

Negli ultimi giorni milioni di utenti stanno cercando alternative a WhatsApp

A seguito della modifica dei termini e delle condizioni di WhatsApp, di cui anche io ho parlato qualche giorno fa su questo blog, in molti hanno deciso di installare l'applicazione di messaggistica Signal.

Come avevo già indicato nel precedente articolo per noi utenti europei questi cambiamenti di WhatsApp non influiscono molto in quanto la normativa europea sulla protezione dei dati GDPR è una delle più avanzate al mondo e garantisce già gli utenti da un utilizzo non corretto dei dati personali.

Alcuni hanno deciso comunque di disinsinstallare WhatsApp o di eliminare il proprio account. Il problema però è complesso perchè non è sufficiente cancellare il proprio account di WhatsApp e continuare ad usare Insagram o Facebook per vedersi garantita una maggiore privacy personale.

Dal mio punto di vista è opportuno porsi una domanda di carattere più generale. Quanto è sicuro affidare le comunicazioni private di buona parte del mondo occidentale ad un'unica applicazione di proprietà di una società privata?

Se anche voi pensate che forse non è una buona idea lasciare in mano le nostre comunicazioni ad un unica applicazione, allora è meglio pensare a delle alternative ed iniziare ad affiancare a WhatsApp anche Telegram o Signal.

Così facendo ridurremo la nostra dipendenza da un unico servizio di messaggistica e potremo a comunicare ai nostri contatti la possibilità di trovarci anche su queste app alternative.


L'economia cinese è cresciuta nonostante il Covid

La Cina è l'unico paese sviluppato ad aver avuto una economia in crescita nel corso del 2020

L'economia cinese dovrebbe aver chiuso il 2020 con una crescita pari a circa il 2%, non male per il paese dal quale il virus è partito un anno fa. Il rimbalzo è visibile soprattutto confrontando la produzione industriale di Novembre 2020 che ha visto una crescita pari al 7% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Insomma sembra che le durissime restrizioni imposte dal governo cinese all'inizio della pandemia abbiano agevolato il rimbalzo economico successivo avvenuto con la riapertura.