Cosa abbiamo imparato dalla Brexit
Le separazioni non sono mai semplici, lo abbiamo imparato anche da quanto avvenuto con l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea
Da oggi ufficialmente il Regno Unito non fa più parte dell'Unione Europea ed entrano in vigore gli accordi siglati in extremis tra le due parti. La Hard Brexit è stata scongiurata (all'ultimo secondo) ma sono diverse le cose che a mio parere abbiamo imparato.
La (momentanea) sparizione degli euroscettici
Forse anche voi come me vi siete resi conto che negli ultimi mesi sembrano essere spariti dai radar tutti quegli euroscettici che propugnavano l'uscita dall'Euro e dall'Unione Europea. Non preoccupatevi, ritorneranno.
Nel frattempo però la Brexit ha indebolito la loro posizione dal momento che è diventato palese che uscire dall'Unione Europea non è (giustamente) una passeggiata in virtù di accordi presi, legislazioni vigenti e quant'altro.
Insomma se in Gran Bretagna sono saltati due primi ministri (Cameron e May) figurarsi cosa accadrebbe in Italia che di aplomb inglese è molto meno munita. Un altro elemento che ha contribuito a rendere il discorso dell'uscita dall'UE meno di attualità è stata sia l'epidemia Covid-19 che la prospettiva di ricevere una cospicua somma di investimenti da parte dell'Europa.
Next Generation EU: una sfida per la maturità del nostro paese
Si tratta del Next Generation EU (da noi anche noto come Recovery Fund). Dopo che per anni l'Unione è stata accusata di non aver agevolato l'Italia ecco che è arrivato un consistente aiuto da parte di Bruxelles nei confronti del nostro Paese. Ora non ci sono scuse (pure per gli euroscettici) e dovremo essere noi in grado di spendere le risorse che ci verranno garantite per le nostre generazioni future.
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