Libri e pandemia: nel 2020 si è letto di più

I vari lockdown hanno favorito la lettura dei libri stando ad uno studio recentemente reso pubblico

Una recente indagine denominata “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza” a cura dell’Aie e del Centro per il libro e la lettura mette in evidenza quanto nell'anno del Covid-19 ci sia stata una vera e propria controtendenza nella lettura rispetto al passato. In particolare il 61% degli intervistati ha dichiarato di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. A contribuire alla crescita non ci sono unicamente i libri cartacei ma anche audiolibri ed ebook. Non solo: è proprio tra questi nuovi formati digitali (ebook ed audiolibri) che aumentano i lettori forti. Buone notizie anche per i canali di vendita più tradizionali. Se durante i mesi del lockdown sempre più persone hanno acquistato libri online ed in formato digitale, terminate le restrizioni gli intervistati sono ritornati nei canali fisici della grande distribuzione organizzata e delle librerie. In particolare queste ultime sono tornate un luogo in cui informarsi sulle ultime novità, un vero e proprio ritorno ai consigli dei librai.

Insomma la pandemia ha pesantemente influito nel 2020 anche sul modo di fruire la lettura, tuttavia i segnali positivi non mancano per un settore in rapida evoluzione e di fondamentale importanza per la diffusione della cultura nel nostro paese.

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