Sulla velocità dei computer
Il computer è così veloce perché non pensa. Gabriel Laub
Il computer è così veloce perché non pensa. Gabriel Laub
In un precedente articolo ho spiegato brevemente ed in modo non molto tecnico cosa sia la tecnologia Handshake, ovvero un protocollo che promette di decentralizzare il funzionamento di Internet.
In particolare oggi vorrei parlare di alcuni pregi e difetti che personalmente trovo in questo protocollo.
Quella di Handshake è sicuramente una tecnologia estremamente innovativa ma che al momento non mi sento di consigliare ai non esperti. Potrebbe essere utile da considerare per le grandi società che intendono assicurarsi alcuni domini di primo livello relativi al loro business o a chi voglia consapevolmente sperimentare qualcosa di diverso sapendo che il progetto seppur sembrando solido possa non svilupparsi molto nel futuro.
Scorcio di vita in campagna, tra passato e presente.
La pandemia ci ha costretto per molti mesi a casa e probabilmente più di una persona ha avuto la possibilità di riscoprire luoghi molto belli a due passi da dove viviamo.
Io sono uno di quelli.
Sarà probabilmente una delle cose che questa pandemia mi ha lasciato e che spero di non dimenticare con il terminare dell'emergenza.
Tutti coloro che amano o hanno amato la lettura sono stati prima o poi colpiti dal blocco del lettore.
Si può smettere di leggere per svariate ragioni e per periodi più o meno lunghi, l'importante è accettare che vi siano periodi della propria vita in cui la lettura può essere messa da parte.
Il bello è che si può sempre ritornare a leggere.
Inutile costringersi a leggere un libro di saggistica se amate i gialli. Per tornare a leggere occorre scegliere qualcosa che vi attiri per davvero. State poi alla larga da quei libri che sono nella vostra libreria da anni e che non avete mai toccato perché non interessanti.
Ciò che vi piaceva cinque anni fa oggi potrebbe non fare più al caso vostro, piuttosto recatevi in libreria od in biblioteca e scegliete qualcosa che vi piacerebbe leggere oggi.
Siate intransigenti, se non siete abituati a leggere inutile partire da testi che sono lunghi 500 pagine o più.
Cercate dei testi brevi state intorno alle 200 pagine, anche meno.
Più il libro sarà breve più sarà semplice finirlo lasciandovi soddisfatti.
Una delle scuse per le quali non si legge è quello della mancanza di tempo.
Non conosco la vostra agenda degli impegni ma se trovate il tempo per postare su Instragram o guardare video su TikTok allora avete anche il tempo per leggere.
Iniziate con delle brevi sessioni di lettura di pochi minuti e non sforzatevi di leggere se non avete voglia.
Un trucco molto efficace è quello di portare sempre con se un libro tascabile da tirare fuori quando sarete in coda all'ufficio postale o quando ad esempio siete nella sala d'attesa di uno studio dentistico.
Fatemi sapere se vi ho incuriosito e vi interessa tornare a leggere.
Sempre più persone pensano di dover essere raggiungibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Sembra sia quasi obbligatorio rendersi perennemente reperibili su app di messaggistica istantanea, social e più in generale con il proprio smartphone. Oggi questa cosa la riteniamo normale, ma se ci pensiamo è anche un pensiero che solo recentemente si è sedimentato nella nostra vita quotidiana.
Solo pochi decenni fa era abbastanza comune essere irraggiungibili per giorni interi e parlare con le proprie famiglie tramite il telefono di casa o in alternativa grazie alle cabine telefoniche.
Personalmente penso che ognuno abbia il diritto di scegliere se essere reperibile o meno senza dover dare spiegazioni ad alcuno del motivo per il quale ci si renda irraggiungibili creandosi delle “oasi di disconnessione”.
Anche voi ritenete importante essere sempre reperibili oppure vi piacerebbe ritagliarvi delle “oasi di disconnessione”?
In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali che si tiene il 28 gennaio di ogni anno ho deciso di realizzare un sito web che possa aiutare anche i non esperti informatici ad aumentare la propria privacy nella quotidianità.
Vi ho incuriosito?
Andate su GetPrivacy.it e troverete alcuni suggerimenti per tutelare maggiormente i propri dati personali evitando di complicarsi troppo la vita.
Spesso le questioni relative alla privacy vengono dibattute tra gli addetti ai lavori senza che l'utente comune possa capire quali piccoli passi intraprendere per tutelare maggiormente le proprie informazioni nella vita di tutti i giorni.
Per questo motivo ho pensato di proporre cinque semplici passi per migliorare la propria privacy online utilizzando servizi e software alternativi che tutelano maggiormente i dati degli utenti rispetto alle soluzioni che vengono utilizzate più spesso.
Su GetPrivacy.it vengono quindi suggeriti software e servizi semplici da utilizzare per l'utente comune proprio perché l'intento è quello di fornire degli strumenti che non necessitano particolari abilità informatiche.
Sono convinto che anche piccoli accorgimenti possano fare la differenza e sensibilizzare maggiormente le persone sul tema della protezione dei propri dati personali.
Avete mai sentito parlare di blockchain? In poche parole (e chiedendo perdono in anticipo ai tecnici per le mie semplificazioni) le criptovalute, tra cui Bitcoin si basano proprio su delle blockchain che sono una sorta di registri pubblici decentralizzati, sicuri ed immutabili (grazie a degli algoritmi matematici) che non necessitano di un'entità centrale di controllo e verifica.
Ma le blockchain possono essere utilizzate anche per altre cose oltre che per le criptovalute. In particolare è stato realizzato un protocollo denominato Handshake che consente di bypassare il centralismo di Internet dovuto alle autorità di certificazione e ai sistemi di assegnazione dei nomi di dominio esistenti.
Grazie a questo protocollo è possibile creare nuovi domini di primo livello come ad esempio .tuttoscontato senza dover passare tramite ICANN.
In un prossimo articolo vedremo quelli che secondo me sono i pregi ed i difetti di un tale approccio.
Il dibattito pubblico di questi giorni è principalmente concentrato sull'elezione del Presidente della Repubblica, ma per capire chi sarà il nuovo capo dello stato è necessario cercare di guardare prima cosa succederà al governo.
Se Mario Draghi verrà eletto Presidente della Repubblica allora servirà un sostituto che prenda il suo ruolo di Presidente del Consiglio.
Tutto ciò agita i partiti perché crea scenari che mettono in subbuglio le truppe parlamentari che vorrebbero giungere al termine naturale della legislatura senza passare da elezioni anticipate.
Ricordiamoci infatti che almeno la metà degli attuali parlamentari non potrà essere rieletta vista la riforma costituzionale che ha dimezzato i membri di Camera e Senato.
La partita è estremamente complicata ed i leader di partito giocano una partita sul filo del rasoio, ecco perché tutti cercano di nascondere le proprie carte e di giocarsele probabilmente a partire dalla quarta votazione.
Staremo a vedere.
Siete in possesso di un Kindle Fire di Amazon ma necessitate di una applicazione non presente nello store ufficiale?
Potete provare ad utilizzare Aurora Store, uno store alternativo ed open source che vi consente di scaricare applicazioni presenti sul Play Store.
Dal un punto di vista della sicurezza è sempre meglio evitare di scaricare applicazioni sconosciute abilitando l'installazione di APK di terze parti.
In questo caso consiglio di fare riferimento al sito ufficiale del progetto di Aurora Store, evitando di scaricare questa applicazione da altre origini non ufficiali.
Recandovi su questo sito fate attenzione a non confondervi con Aurora Droid che invece è un client alternativo ad F-Droid.
Ricordatevi che per poter installare Aurora Store dovrete abilitare l'installazione da APK di terze parti sul vostro Kindle Fire.
Per poterlo fare:
A questo punto avviate Aurora Store ed in pochi passaggi dovreste poter accedere alle stesse applicazioni del Play Store di Google.
Attenzione: evitate di eseguire il login di un account Google per scaricare applicazioni a pagamento già acquistate. Ciò viola infatti i Termini e Servizi di Google quindi il vostro account potrebbe essere bloccato.
Negli ultimi anni il blog ha subito un ridimensionamento. Dopo il boom iniziale in cui fiorivano piattaforme blog e tutti volevano aprirne uno, molti di questi (la maggioranza) sono stati velocemente abbandonati in favore di social o piattaforme come Youtube.
Oggi ho deciso di scrivere una breve e semplice guida controcorrente sul perchè ritengo sia ancora molto interessante avere il proprio blog. Non voglio illuderti, non ho formule magiche da fornirti, solo qualche utile suggerimento che sono convinto potrà aitutarti.
In principio il blog fu una rivoluzione. Ben prima dei social il blog consentiva di poter tenere un diario personale su cui scrivere delle proprie passioni o su argomenti di interesse generale. L'euforia iniziale lasciò presto il campo alla consapevolezza che produrre contenuti di qualità non era semplice, che ricevere un discreto numero di visite era veramente difficile e soprattutto richiedeva un costante e duraturo impegno.
Un limitato numero di blogger divenne famoso ed i loro blog molto seguiti, ma la maggior parte di chi si cimentò nell'impresa presto abbandonò i propri diari online.
Con il passare dell'interesse nei blog molte piattaforme chiusero ed una breve (ma intensa) epoca del web cadde velocemente nell'oblio.
Quanto scritto in precedenza è solo un veloce e tutt'altro che esaustivo riassunto di ciò che è accaduto.
Oggi il blog si è evoluto ed è diventato un mezzo utilizzato dalle aziende per tenere aggiornati i propri consumatori sulle novità. Anche chi è nato come blogger ed è diventato un influecer oggi lo utilizza in maniera simile alle aziende: un modo per rilanciare i propri contenuti che vengono pubblicati in forma di post sui social (Instagram, Facebook, Twitter) o su piattaforme video come Youtube.
In rete troverai un sacco di guide che ti diranno come aprire un blog di successo. Ritengo che la maggior parte di quelle guide siano troppo entusiastiche e semplicistiche, altre estremamente tecniche e complicate. Personalmente poi non voglio annoiarti e ripetere cose già scritte e riscritte. Voglio solo spiegarti perchè io penso che continui ad essere un modo interessante di produrre contenuti. Perchè in definitiva è di questo che si tratta: un blogger crea contenuti.
Io vado controcorrente. Lascia perdere chi ti promette guide miracolose con cui arricchirti con un blog, lascia perdere le guide che ti spiegano come ottimizzare al meglio il tuo sito per Google. L'epoca d'oro dei blog è passata e gli algoritmi di Google cambiano costantemente. Crearti false aspettative sarà solo un modo per farti stancare e chiudere ben presto il tuo blog.
In molti pensano che avere un profilo social sia un'ottima alternativa al blog. Dipende. Sul tuo blog sei il padrone, all'interno dei social sei un utente (anzi molto spesso un cliente). Ciò significa che gli algoritmi del social oggi potrebbero premiarti ma domani invece penalizzarti senza alcun motivo apparente. Non si tratta di un problema remoto, a molti utenti è successo e ti assicuro che per chi ha puntato tutto su una presenza online social non è stato affatto divertente vedersi penalizzati dall'oggi al domani.
Crea contenuti che ti piacciono su argomenti che ti interessano. Scrivi articoli pensando a cosa può servire ai tuoi lettori e non a come guadagnare dagli articoli e scalare i risultati delle ricerche di Google. Insomma scrivi per il gusto di scrivere e tieni presente che serviranno mesi ed anni per vedere un risultato. Ma se sarai costante sicuramente ti sentirai soddisfatto perchè hai creato qualcosa di tuo a cui tieni davvero.
E' passato un anno da quando scrissi un articolo con alcune mie brevi considerazioni a caldo sul congresso americano sotto attacco.
All'epoca diversi sostenitori di Trump fecero irruzione nel Campidoglio causando morti e feriti.
Nonostante tutto Trump non ha mai riconosciuto l'esito del voto che ha visto la vittoria di Joe Biden.
A distanza di un anno quindi permane ancora uno dei grandi problemi (a mio parere) emersi al tempo, ovvero quello di una superpotenza occidentale che pensavamo democraticamente forte ma che invece si è dimostrata fragile.
Si tratta di una ferita che non potrà essere rimarginata in breve tempo e che dal mio punto di vista ha reso gli USA più deboli nello scacchiere mondiale.
Gli Stati Uniti hanno sempre presentato se stessi come la più grande democrazia occidentale ed hanno sempre cercato di esportare i propri valori nel mondo (con esiti a volte disastrosi). Oggi però la loro credibilità da questo punto di vista non è più quella di un tempo dato che la loro immagine di democrazia impeccabile è stata offuscata da quanto accaduto a Capitol Hill.
Questa difficoltà si va a sommare ad altre criticità e sta mettendo in seria difficoltà gli Stati Uniti nei confronti di potenze come Cina e Russia che mai come nel passato recente paiono sempre più in grado di far sentire la loro voce nel consesso internazionale.
Ecco la mia lista di buoni propositi di lettura per questo nuovo anno che sta per iniziare.
Voglio proseguire nella lettura di classici sia dell'Ottocento che del Novecento.
Lo scorso anno ho letto con piacere Kafka, Fitzgerald, Steinbeck e Dostoevskij.
L'intenzione è quella di inframezzare queste letture più impegnative con altre più leggere.
Sono la mia comfort zone, libri non molto impegnativi che generalmente si lasciano leggere con estrema facilità.
In particolare in questi ultimi anni apprezzo sempre molto il giallo nordico di cui adoro le atmosfere fredde e cupe.
Un altro sottogenere che ha sempre avuto una grande attrazione su di me è quello hard boiled, una volta incontrato Philip Marlowe è difficile staccarsi dalle pagine.
Intendo proseguire il mio viaggio nella lettura di libri ambientati in strani mondi del futuro.
Mi piacerebbe anche poter leggere qualche distopico se ve ne sarà occasione durante l'anno.
Sarebbe bello per me riuscire a leggere molta più narrativa nel 2022, scoprendo nuovi generi letterari ed autori che non ho ancora letto.
Vorrei però evitare di seguire le mode editoriali del momento, darò quindi la preferenza a titoli usciti qualche anno fa.
Con Firefox 93 Mozilla ha introdotto i suggerimenti sponsorizzati che inviano le tue ricerche a Mozilla. In realtà questa funzione è attualmente disponibile solo per un numero limitato di utenti negli Stati Uniti. Se non sei disposto a offrire i tuoi dati di ricerca, puoi facilmente disabilitare questa funzione nella pagina “Impostazioni” di Firefox. Una semplice guida per farlo è qui.
Tempo di cambiamenti in casa Rai. Recentemente ho scritto della nascita della nuova piattaforma radio, podcast ed audiolibri chiamata Raiplay Sound.
Ora anche l'informazione viene rivoluzionata con la nascita di un aggregatore unico di tutta l'informazione offerta dal servizio pubblico radiotelevisivo.
Rainews.it sarà appunto questo nuovo aggregatore offerto dalla Rai. L'intenzione della società è quella di sfruttare tutti i mezzi di comunicazione al fine di raggiungere, con l'informazione di qualità offerta dal servizio pubblico, una platea più ampia possibile .
Ho già parlato in passato della necessità che l'Europa si possa dotare di fabbriche in grado di produrre microchip e batterie all'interno dei suoi confini.
Ciò renderebbe l'approvvigionamento di queste componenti (ormai imprescindibili in quasi tutti gli oggetti tecnologici) meno dipendenti dalla catene produttive globali.
Le ultime notizie darebbero come imminente un accordo tra il governo italiano ed il produttore di microchip Intel.
Si tratterebbe di un importante tassello con importanti ricadute economiche e produttive per un settore che avrà sicuramente un importante ruolo di primo piano nei prossimi decenni.
Tempo fa mi sono imbattuto in questo articolo interessante che parla del significato diverso che alcune emoji hanno nel mondo.
È molto interessante, perché di solito tendiamo pensare che le emoji abbiano lo stesso significato ovunque, invece esistono delle differenze culturali insospettabili.
Voglio augurare a tutti voi un sereno Natale e Capodanno con questa breve poesia:
“La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina”.
(Giuseppe Ungaretti)
Auguri ancora ed a presto!
E' recentemente balzata agli onori di cronaca una delle più gravi falle informatiche da 10 anni a questa parte, quella di Log4J.
Nemmeno la patch inizialmente preparata si è rivelata immune alla vulnerabilità che doveva risolvere.
Aldilà della specifica falla di sicurezza e del discorso tecnico che comunque impatterà sulla sicurezza di molti prodotti nei prossimi anni, visto che difficilmente le patch verranno applicate ad ogni servizio vulnerabile a questo exploit, è interessante notare come una libreria open source gestita da un piccolo team di volontari in gran parte non pagati abbia generato un problema di così vaste dimensioni.
L'utilità del software open source è indubbia ed è alla base di molti programmi commerciali, tuttavia al giorno d'oggi è necessario che i privati collaborino maggiormente con il mondo del software libero al fine di trovare criticità di sicurezza grazie a degli audit specifici.
Ciò eviterebbe che situazioni di così grande portata possano ripresentarsi in futuro.
Forse si tratta di pura utopia, comunque ritengo sia il caso di iniziare a rifletterci.
Si fa un gran parlare di metaverso in questo periodo ma non c'è una vera concezione univoca di cosa questa parola effettivamente significhi.
Per chi non lo sapesse il metaverso rappresenta una evoluzione di Internet in cui gli individui interagiscono all'interno di un mondo virtuale.
Dentro questo mondo ci si potrà svagare con il propri amici, partecipare ad eventi, giocare oppure anche lavorare all'interno di uffici virtuali assieme ai propri colleghi.
Insomma si tratta di un vero e proprio universo virtuale senza i limiti del mondo reale.
Detta così sembra una distopia fantascientifica, se non fosse che il metaverso è già tra noi e le Big Tech (come Meta) stanno scommettendo su queste realtà virtuali che aprirebbero loro nuove opportunità di guadagno.
Ovviamente i vantaggi sarebbero anche per gli utenti che potrebbero incontrare in vere e proprie stanze virtuali amici e parenti che in realtà nel mondo fisico si trovano dalla parte opposta del pianeta. Il metaverso potrebbe poi spingere ancora di più il mondo del lavoro verso lo smartworking.
A controbilanciare le opportunità però ci sono anche dei grandi rischi. Quanto può avere senso pagare per una borsa firmata che è solo virtuale? Quali leggi vigeranno in questo mondo virtuale e come potranno essere fatte rispettare? Ci sarà una polizia virtuale? Come si potranno controllare le attività di tutti gli utenti e con quali conseguenze per la privacy personale?
Già stanno emergendo casi di molestie avvenute nel metaverso.
Questi mondi virtuali paralleli potrebbero inoltre essere il terreno ideale per l'utilizzo delle criptovalute private bypassando il ruolo storico svolto dalle banche centrali.
Come dovranno evolvere gli stati nazionali se i metaversi diventeranno davvero dei luoghi in cui trascorreremo buona parte della nostra vita?
Sono tutte domande a cui per il momento non è possibile dare una risposta.
Una delle maggiori difficoltà di chi ha un blog è quella di trovare argomenti di cui parlare.
Scrivere è qualcosa che ci viene insegnato sin da piccoli, ma cosa scrivere è ovviamente un fattore del tutto soggettivo.
Quello che è importante è che non ci si può obbligare a scrivere di qualcosa di cui non si ha interesse o voglia di approfondire.
Molti blog chiudono proprio per questo motivo. Non è per nulla semplice mantenere viva nel tempo la passione iniziale.
Personalmente amo scrivere di ciò che mi ha catturato di più l'attenzione in un determinato momento o di parlare di argomenti che stimolano il mio interesse per passione o per lavoro.
Sono convinto che sia l'unica strada che consenta di mantenere vivo un proprio blog nel medio/lungo periodo.
Sono prealpinux. Questo è il mio blog personale dove parlo di tecnologia, software libero, fediverso e privacy.