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Articoli un po’ più lunghi

Intentional web

Some weeks ago I read an interesting blog post by Manuel Moreale about “The social web”.

Manuel correctly clarifies that being social on the web does not mean you are part of the social web and that there is also a lot of misconception around IndieWeb definition.

How can we define a human web where there is no algorithmic filtering and where we can deliberately be part of?

That is the web I’m arguing for. A web that is intentional, where what you consume is curated by you and you alone, where connections with others happen because you made the conscious effort to connect. And at this point, I don’t fucking know how to call that web. Maybe “personal web”? I guess I’ll go with that from now on. - Manuel Moreale · The Social Web

I think calling it “personal web” is still confusing because even algorithms are tailored to be personal.

That said I’ve decided to use the term “intentional web” from now on.

Intentional web is the web that YOU choose to interact with:

  • Having your own website and blogging on it is intentional web;
  • Surfing the web personally choosing online content is intentional web;
  • Following sites with RSS is intentional web.

I want to be part of this kind of web.

re: I love getting older

A few days ago I came across an interesting post by Annie Mueller about getting older:

I remember having a conversation with my Dad right after I graduated college. So I was 22 and he was 52. I don’t remember what we were talking about but I remember when he looked at me and said, “You know, I still feel just the same inside as I did when I was 22.” - anniemueller.com

I was discussing the same thing with one of my colleagues last month and we came to the same conclusion, even though we’re getting older we feel the same as we did when we were much younger.

Probably our brain plays a big part in this, there are young people who seem old (not biologically but mentally) and other people who feel young even though they are in their eighties.

Is blogging a form of therapy?

I believe that blogging (writing) is a kind of good therapy.

You write things down and let your thoughts flow. When you are in a flow, words can come one after the other.

As I’ve written many times, I don’t write for an audience (though I’m very happy if you find my ramblings useful), but for the need to let my ideas flow freely.

Does that make sense to you?

How to set up Author Tags on Micro.blog

Thanks to Robb Knight’s explanation of how Author Tags work on Mastodon, I was able to activate them on my Micro.blog site.

Prerequisite: I’m using the Sumo theme, which has full support for Microhooks.

The process is very simple from the Micro.blog web dashboard: go to Design -> Open Theme -> New Template

Give the template this location and name:

layouts/partials/microhook-head.html

insert this code using your fediverse handle name instead of mine:

<meta property="fediverse:creator" content="@prealpinux@mastodon.uno" />

Well done, you’re ready to go!

Disclaimer: I tried to use multiple author tags, but there seems to be no support for them at the moment.

Domain names are not immutable

There are a lot of funny domain extensions you can use for your website today. Some of them are run by companies (like .blog), while others are country top level domains. Examples of country top level domains are .it for Italy, .us for the USA, .de for Germany and so on… Most of us might think that using a “national top level domain” is safer than using a domain completely run by a private company, but this isn’t entirely true.

For example the British goverment has recently approved the transfer of sovereignty of Chagos Islands to Mauritius. This means that .IO domains seriously risk to disappear in few years, as explained in this article.

Climate and political changes can put your domain existence at serious risk. It is always better to keep this in mind, especially if you choose an exotic domain name for your website (as I did several times).

New Blog Setup

As I just wrote on my jrn.sh blog, I’m trying to consolidate all my blog posts here on prealpinux.com.

There is a new slash page /subscribe where you can find all the feeds you can use.

For my 🇬🇧 English readers, I suggest you just add this one to your feed reader: https://prealpinux.com/categories/eng/feed.xml

If you speak 🇮🇹 Italian, please also add this one: https://prealpinux.com/categories/ita/feed.xml

Do you like photos? I’m on 📷 Pixelfed, but if you prefer I have a feed just for you.

You can also add micro-posts to your feed reader, but in this case it’s probably better for you to follow me on social networks, unless you’re a big fan of mine 🤣🤣🤣.

Casette dei libri

Auto-generated description: A phone booth has been repurposed into a small public library with bookshelves inside.

Da alcuni anni nella zona in cui vivo stanno prendendo sempre più piede le “casette dei libri”,

Sono un modo furbo per incoraggiare la lettura, la cultura e una sana economia circolare legata ai libri.

Io le frequento regolarmente per “depositare” libri letti che non mi interessano più e per “prelevare” libri che mi interessano.

Alcune regole di buona educazione per poter frequentare con profitto queste casette sono quelle di depositare pochi libri alla volta e portare a casa solo libri che intendete leggere nell’immediato.

Esistono anche vicino a voi? Le frequentate?

Il digitale non è eterno ma effimero

Ho trovato interessanti le riflessioni di Anna Havron nel suo blog Analog Office che prendono spunto dal recente blocco informatico mondiale dovuto a Crowdstrike.

Cloud, applicazioni, siti web, formati file, supporti di memorizzazione fisici ed apparati digitali sono soggetti a possibili rotture, cessazione di servizi, termine di supporto etc…

Per questo è importante, almeno per i documenti che riteniamo più importanti, avere un piano B che consenta di accedere a questi file anche nel caso qualcosa vada storto.

Non si tratta quindi di pensare solo a dei sistemi di backup, ma anche di utilizzare dei formati file che rimangano accessibili anche a distanza di molti anni.

La strategia di Anna Havron a molti potrà sembrare estrema, ma di certo rimane molto efficace:

For digital documents you want to keep for a long time, I suggest the Three P’s:

Plain text
PDFs

And especially,

Printouts

Slop è il nuovo termine per descrivere contenuti non richiesti generati dalle intelligenze artificiali

Già diversi mesi fa scrissi qualcosa relativamente a come il web sarebbe cambiato con l’aumento sempre maggiore di contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

Mi ero soffermato però sul fatto che le IA avrebbero sempre di più generato nuovi contenuti basandosi su materiale generato da altre IA creando una sorta di paradosso o loop generativo infinito di materiale digitale artificiale.

Da qualche tempo però diverse persone hanno iniziato a dare un nome a quella tipologia di contenuti generati dalle intelligenze artificiali che non sono stati richiesti dall’utente.

Simon Willison nel suo blog cita uno dei primi post su X a coniare il termine slop (brodaglia).

the way that “spam” became the term for unwanted emails, “slop” is going in the dictionary as the term for unwanted AI generated content

In pratica secondo Simon Willison si tratta di ragionare nello stesso modo con il quale è stato data una definizione al termine spam qualche decennio fa.

Dal momento che non tutti i contenuti promozionali si possono definire spam lo stesso si può dire per i contenuti generati dalle intelligenze artificiali.

Ma se il contenuto artificiale è generato senza essere richiesto e viene imposto a qualcuno, allora possiamo effettivamente iniziare ad utilizzare il termine slop.

Mastodon: usare gli operatori per la ricerca

Forse non tutti sanno che la ricerca su Mastodon è molto migliorata con le ultime versioni. Grazie all’utilizzo di operatori è possibile effettuare ricerche molto specifiche. Ad esempio se voglio vedere tutti i post in italiano scritti da me prima del 01/07/2024 che parlano di “fediverso” dovrò scrivere nella casella di ricerca:

fediverso language:IT from:me before:2024-07-01

PRO e CONTRO di utilizzare il proprio dominio come casella di posta elettronica

Il famoso servizio Skiff è stato appena acquistato da Notion ed ha annunciato la cessazione dei propri servizi entro sei mesi. Si tratta di una cattiva notizia per coloro che utilizzano servizi cloud alternativi e provider email rispettosi della privacy.

Al giorno d’oggi la casella di posta elettronica è tutt’altro che superata e rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per registrarsi a vari siti web, recuperare credenziali, comunicare con privati, enti, istituzioni e servizi clienti delle aziende.

Siccome questa non è la prima volta (e non sarà nemmeno l’ultima) nella quale un famoso servizio email si trova a chiudere i battenti ho alcune brevi riflessioni che vorrei condividere con voi.

Un modo per tutelarsi dalla cessazione improvvisa di tali servizi è la possibilità di utilizzare il proprio dominio internet come casella di posta elettronica personale.

La questione è abbastanza dibattuta in quanto ci sono vantaggi e svantaggi. Ecco solo alcuni di quelli che mi vengono in mente.

PRO

  • utilizzare un proprio dominio personale come email rende indipendenti da uno specifico provider;
  • avete ampia libertà di gestione e potete in qualsiasi momento decidere di cambiare il modo in cui gestite la vostra casella di posta (o le vostre caselle di posta);

CONTRO

  • se non avete un dominio personale lo dovete acquistare;
  • dovete fornire i vostri dati personali al registro di dominio;
  • utilizzando la casella email offerta da un servizio di hosting qualsiasi non otterrete un alto livello di privacy, per maggiore privacy dovreste utilizzare comunque un piano a pagamento di Proton Mail o Tuta che consenta di utilizzare il vostro dominio personale con tali servizi e per farlo dovrete anche “smanettare” con i DNS del vostro dominio (operazione non semplice per i non tecnici);
  • utilizzare un dominio personale nella rete vi rende più identificabili rispetto ad uno generico utilizzato da migliaia di utenti (ad esempio info@mariorossi.ext è in un certo qual modo più riconoscibile rispetto a mariolino@proton.ext).
  • bisogna ricordarsi ogni anno di rinnovare il proprio dominio personale per non farselo rubare da qualcun altro.

Insomma come avrete capito non esiste una soluzione univoca che vada bene per tutti, ciascuno deve valutare quale livello di privacy vuole avere e quanto rimanere (oppure no) legato ad un legato provider email. Anche la questione del budget finanziario e le proprie conoscenze in ambito tecnologico hanno il loro peso nella scelta da intraprendere.

E voi cosa ne pensate?

IA e proprietà intellettuale

Nei prossimi mesi il dibattito sulla proprietà intellettuale di quanto generato dalle IA continuerà sempre più insistentemente. L’addestramento di questi algoritmi utilizzando enormi moli di dati è di fondamentale importanza per renderli sempre più “intelligenti”, ma resta un punto estremamente critico in quanto se da un lato è vero che ciò che si trova sul web è pubblicamente accessibile dall’altro nessuno ha dato un consenso esplicito al trattamento di quelle informazioni che vengono scandagliate dall’intelligenza artificiale.

Inoltre il fatto che vengano usate immagini / testi potenzialmente coperti da copyright per generarne altri che non lo sono pone parecchie domande sulla liceità di tali creazioni.

La rielaborazione di informazioni effettuata da questi algoritmi è un processo simile a quello che gli esseri umani fanno da secoli, ma il confine tra processo creativo ed un nuovo tipo di “plagio automatizzato” è assai labile soprattutto se a farlo è una intelligenza artificiale che opera su larga scala e non un singolo essere umano.

Sarà interessante quindi capire come verrà inquadrata a livello giuridico l’attività di raccolta e rielaborazione delle informazioni da parte delle intelligenze artificiali.

Previsioni tecnologiche per il 2024

Sono convinto che il 2024 sarà l’anno in cui le Intelligenze Artificiali continueranno a stupirci con degli sviluppi ad un ritmo abbastanza sostenuto. Questi algoritmi non solo affineranno le loro abilità, ma anche la loro pervasività.

Immagino infatti che la tendenza dei prossimi mesi sarà quella di integrare le IA all’interno di più prodotti possibili (smartphone, browser, autoveicoli ed in generale tutti quei dispositivi smart che sono già connessi alla rete).

Ciò consentirà di rivoluzionare il modo con il quale siamo abituati ad interagire con questi oggetti, ma anche a crearne di nuovi come già si è visto con l’AI Pin di hu.ma.ne. L’esperienza d’uso sarà sempre più personalizzata e basata sulle esigenze reali di ogni singolo individuo, l’IA verrà integrata all’interno di Siri, Google Assistant ed Alexa rendendo questi assistenti sempre più personali (con tutto ciò che ne consegue).

Anche il mondo del lavoro ne sarà impattato dal momento che queste tecnologie inizieranno ad essere impiegate sempre di più all’interno delle aziende grazie a delle soluzioni tecnologiche che consentiranno il loro impiego all’interno dei processi produttivi / decisionali.

Resteranno sempre alla ribalta i temi legati alla privacy, all’addestramento dei dati da parte delle IA oltre che i temi etici legati al loro utilizzo.

Tre libri che ho apprezzato nel 2023

E’ fine anno e come richiesto dal periodo 😉 è il momento di stilare una lista sulle mie letture dell’anno che sta per terminare.

Ecco i tre libri che più mi sono piaciuti nel 2023:

  1. La ragazza dei girasoli - Hazel Gaynor: libro scoperto casualmente tramite BookCrossing. Racconta la storia di un collegio inglese nella Cina occupata dall’Impero Giapponese durante la seconda guerra mondiale. L’ho trovato molto scorrevole, con personaggi ben delineati ed una storia particolare raccontata sia con gli occhi delle insegnanti del collegio che con quelli delle allieve.

  2. Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen: un classico a cui non mi ero mai approcciato un po’ per la falsa idea di “romanzo rosa” che mi ero fatto ed un po’ anche per il timore di non riuscire ad apprezzare l’autrice. Mi sbagliavo. Certamente una buona parte del libro pur scorrendo veloce sembrava avvalorare la mia prima idea, ma poi il cambio di passo avvenuto nel corso della lettura mi ha letteralmente catturato.

  3. L’evento - Annie Ernaux: un libro che ti rimane attaccato addosso anche a distanza di mesi. E’ il secondo testo che leggo della Ernaux e continuo a rimanere affascinato dalla sua scrittura precisa, essenziale ma inesorabile che colpisce dritto allo stomaco del lettore.

Quali sono state le vostre letture migliori del 2023?

Fediverso: opportunità e criticità per il 2024

Mastodon è al momento uno dei software più semplici e diffusi (anche se può ancora migliorare in termini di usabilità) per approcciarsi al fediverso. Il prossimo anno però potrebbe completamente stravolgere la sua posizione con l’adozione da parte di Threads del protocollo ActivityPub. Altre aziende stanno già lavorando nella medesima direzione e penso che ci saranno sicuramente altre sorprese ad attenderci nei prossimi mesi.

L’ingresso da parte di queste società nel fediverso deve quindi nel frattempo portarci a riflettere su alcuni temi:

  • la sostenibilità delle piccole istanze nel medio / lungo periodo dal punto di vista economico;
  • il miglioramento dell’esperienza utente (che nel mondo di Meta è una delle “armi” per accaparrarsi utenti);
  • la possibilità di far conoscere software alternativi ed etici agli utenti delle grandi piattaforme;
  • la gestione della moderazione che inevitabilmente diverrà più gravosa con l’aumentare dell’utenza;
  • i rischi crescenti legati ad un aumento di attacchi da parte di attori malevoli che possono sfruttare istanze non aggiornate o moderate a sufficienza per campagne spam, phishing, botnet etc…;
  • il fatto che un numero sempre maggiore di utenti possa entrare nel fediverso solleva anche problemi sulla natura stessa di come le piattaforme sono state pensate fino ad oggi. Mi spiego meglio, le timeline sono programmate per mostrare in ordine cronologico i post, ciò è stato funzionale fino a questo momento visto il limitato numero di utenti, ma c’è da domandarsi se lo sarà anche in futuro.

Queste sono alcune delle domande che mi frullano nella testa quando penso ai rischi ed alle opportunità che il fediverso si troverà di fronte nei mesi a venire. Voi cosa ne pensate?

Guardando al 2024

La mia intenzione (o forse farei meglio a dire la mia speranza) per l’anno prossimo è quella di continuare ad essere costantemente attivo all’interno del mio blog. Mi sono reso conto che nel corso del 2023 ho postato più di 200 volte 😱 (ok, la maggior parte erano solo aggiornamenti di stato o fotografie), ma è comunque più di quanto mi sarei aspettato.

Sono infatti convinto che i blog giochino ancora un ruolo essenziale nell’ottica di un web indipendente e decentralizzato rispetto alle Big Tech. Sono consapevole però che molte discussioni avvengano ormai all’interno dei social, per questo motivo da alcuni mesi ciò che pubblico nel blog viene anche postato automaticamente su Mastodon, Pixelfed ed anche Bluesky. Proprio quest’ultima è la piattaforma che al momento sto utilizzando meno di tutte, per ora resto in attesa di capire quale direzione Bluesky intraprenderà. Per quanto riguarda Nostr credo che continuerò a non usarlo, pur trattandosi di un progetto interessantissimo lo vedo ancora molto legato al tema crypto con una base utenti ancora molto ristretta e di lingua inglese.

Continuerò tenermi ben lontano da X, TikTok, Facebook, Instagram e Threads che ho completamente bloccato da diverso tempo a livello di DNS. Ciò significa che non riesco ad accedervi neanche volendo e non ne sento assolutamente la mancanza.

Tuta e Proton, che succede?

Stanno volando gli stracci tra Tuta e Proton e francamente ne avremmo fatto anche a meno. 😖

Queste diatribe secondo me non fanno che generare confusione negli utenti e non incentivano il passaggio da Gmail & co a servizi più rispettosi della privacy.

Le email sono un mezzo di comunicazione intrinsecamente insicuro in quanto nato in un epoca pioneristica dell’informatica nella quale nessuno si preoccupava di privacy, hackers ed agenzie governative.

Proprio per questo motivo utilizzare provider come Tuta e Proton non può che migliorare la privacy rispetto a dei servizi di posta elettronica gratuiti che vengono utilizzati per profilare ed inviare pubblicità mirate.

2024: l'anno perfetto per lanciare il tuo blog - Ecco perché

Il 2024 si sta avvicinando a grandi falcate ed è arrivato il periodo nel quale iniziare a pensare ai buoni propositi per il nuovo anno. Il consiglio che questa volta voglio darvi è quello di pensare di aprire un blog, non è mai stato così semplice gestirne uno!

Infatti da poco tempo si sono affacciate diverse piattaforme WriteFreely perfettamente integrate nel fediverso alle quali potersi iscrivere. Oltre allo storico noblogo.org si sono aggiunte anche log.livellosegreto.it e sharedblog.it.

Basta scuse, ora non resta che iniziare a scrivere. Buon blogging a tutti! 😉

Threads e il fediverso

Non sono ancora intervenuto nel dibattito su Threads e colgo l’occasione per farlo ora. Sicuramente l’ingresso di Meta nel fediverso porterà degli sconvolgimenti, anche se è presto per capire che piega prenderanno gli eventi.

Una cosa però la devo ricordare, queste big tech devono rendere conto di ciò che fanno ai propri azionisti e portare degli utili. Nulla di male, ma abbiamo già visto cosa significa tutto ciò in termini moderazione e di privacy per gli utenti.

Teniamo gli occhi aperti! 👀

Da Ponte Tresa a Pura

Lasciata la macchina nel centro di Ponte Tresa (VA) si attraversa il valico di confine che porta al comune di Tresa (Svizzera). Da qui occorre salire verso la chiesa di San Bernardino ed il castelletto che si trovano nella parte alta del paese. A questo punto sarà sufficiente attraversare la strada e seguire i cartelli gialli fino a Via dei Ronchi lungo la quale troverete un cartello dei sentieri con indicata la tempistica per raggiungere Pura.

Vista sull'abitato di Tresa e di Ponte Tresa con un piccolo scorcio del Lago di Lugano

Consiglio di prendere il sentiero per Pura lungo via Prelongo, è quello più breve per raggiungere la nostra destinazione.

Cartello escursionistico con indicati i sentieri

Dopo pochi metri i cartelli gialli vi diranno di passare all’interno di una zona residenziale che sembrerebbe privata, è corretto!

Superate le case passerete in una zona boschiva e seguendo sempre le indicazioni giungerete fino al piccolo paese di Pura.

Nelle giornate più terse potrete ammirare il Monte Lema, il Monte San Salvatore ed anche il Monte Generoso.

Tempistica: 1 ora circa (solo andata)

Sono prealpinux. Questo è il mio blog personale dove parlo di tecnologia, software libero, fediverso e privacy.