In questi giorni ho avuto modo di testare Orbit una estensione ancora in Beta per il browser Firefox a cui sta lavorando Mozilla che promette di integrare l’Intelligenza Artificiale all’interno delle propria navigazione web.
Premetto che queste funzionalità avanzate all’interno dei browser sono sicuramente interessanti, ma in generale rappresentano anche un potenziale rischio per la privacy.
L’estensione necessità i seguenti permessi obbligatori per poter svolgere le funzionalità principali:
Accedere ai dati dei siti web Nascondere e mostrare schede Accedere alle schede del browser Probabilmente è per questo motivo che Mozilla, sapendo dell’attenzione della propria utenza proprio riguardo alla sicurezza dei propri dati personali, tiene a precisare che Orbit utilizza attualmente una istanza privata Mistral per gestire le richieste.
Il popolare server Mastodon Hachyderm ha deciso di defederare Threads a causa delle nuove politiche di moderazione delle piattaforme social gestite da Meta
community.hachyderm.io/blog/2025…
Un interessante articolo di Pete Moore ha esplorato il dualismo spesso presente tra i nostri principi e il pragmatismo imposto dalla realtà. Questo conflitto può essere portato all’estremo in molte situazioni.
Ad esempio, se il CEO di un’azienda ha idee politiche diverse dalle nostre, abbiamo il diritto di decidere di non utilizzare il suo servizio. Tuttavia, possiamo anche scegliere di continuare a usufruirne se riteniamo che tale prodotto ci semplifichi la vita o ci apporti qualche beneficio.
Google tra qualche mese dismetterà completamente il proprio servizio URL shortener nato nel lontano 2009.
Infatti ad Agosto di quest’anno tutti i link che iniziano con goog.gl cesseranno di funzionare dando quindi un errore.
Il servizio era stato infatti deprecato da Google già a partire dal 2018, quindi teoricamente dando molto tempo agli sviluppatori per effettuare le dovute correzioni.
Però sappiamo benissimo come funzionano queste cose: molti siti non vengono aggiornati da anni, ma i loro link continuano ad apparire nelle ricerche e a generare traffico.
Cos’è Diggita Diggita è un aggregatore di notizie nato nel lontano 2007. La piattaforma è stata rilanciata alcuni giorni fa ripartendo da zero grazie all’utilizzo di un software chiamato Lemmy che consente a tutti gli utenti del fediverso di dialogare con la piattaforma.
Diggita non è l’unica realtà italiana ad adottare il software Lemmy, esiste infatti da circa due anni e mezzo un’altra interessante community molto attiva chiamata Feddit che ha abbracciato la stessa filosofia.
Fine settimana con grandi novità! 🥳
Su librezilla.it sono stati aggiunti due nuovi servizi: note.xmpp-it.net per la collaborazione testi e fedi.woodpeckersnest.space interfaccia alternativa per accedere a Mastodon.
Su fediverso.info è stata aggiunta la nuova istanza Lemmy Diggita.com