Firefox, vorrei ma non posso

Leggere l'interessante articolo di Tecnologia Banale mi ha fatto ricordare quanto io sia una cattiva persona.

Da qualche mese infatti ho praticamente abbandonato il browser Firefox in favore di Brave.

E' stata una scelta non facile perché fin dai tempi antichi ho sempre utilizzato con piacere browser diversi da quelli più blasonati. Negli anni in cui Internet Explorer faceva il bello ed il cattivo tempo usavo Netscape Navigator, quando infine quest'ultimo è stato dismesso sono passato all'erede di casa Mozilla.

Come scrivevo ho recentemente dovuto cambiare browser per un semplice motivo, a parità di finestre aperte Firefox risultava molto più pesante in termini di RAM sul mio vecchio laptop rendendo la navigazione molto lenta.

In attesa che i volontari di Mozilla trovino una soluzione sono dovuto passare a Brave, pur avendo comunque alcuni rimorsi...

Per quale motivo?

Quello della scelta del browser è un problema che a molti potrebbe sembrare futile, ma in realtà non è banale in quanto il software con il quale possiamo esplorare il web influisce anche sull'accessibilità della rete stessa.

Chromium è il browser open source in pratica offerto da Google, su di esso si basano Chrome, Edge, Brave, Vivaldi etc...

Ciò rende di fatto Chromium lo standard di fatto per navigare in internet e spinge i siti web ad ottimizzarsi per meglio funzionare con esso.

Risultato?

Google è riuscita ad ottenere una grande influenza sullo sviluppo del web anche per questo motivo, una loro decisione sul futuro di Chromium ha immediate ripercussioni su come miliardi di individui accedono alla rete internet.

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