Il problema di Twitter non è la spunta blu

C'è, a mio parere, un problema che affligge Twitter ed è ben più grave degli 8 $ al mese che sarebbero da pagare per poter ottenere la spunta blu.

Faccio un passo indietro e cerco di spiegarmi meglio.

Negli ultimi giorni si è parlato molto di Twitter Blue e della proposta di aumentarne il costo a 8 $/mese includendo anche la spunta blu che attualmente è riservata unicamente ad account verificati tramite una complessa procedura di verifica da parte di Twitter stessa.

Molte critiche si sono alzate in questi giorni sia verso il costo di questo nuovo abbonamento sia nei confronti dell'idea che basti pagare per avere una spunta blu.

Una sorta di “democraticizzazione a pagamento” che rende però anche più difficile rispetto ad oggi capire quali siano account “veri e seri” rispetto a quelli farlocchi.

Sono approdato su Twitter nel 2009 ed a quel tempo ben pochi italofoni cinguettavano sulla piattaforma di microblogging. Si trattava comunque di un social molto interessante vista la brevità dei tweet che entrava in diretta contrapposizione alla lunghezza dei post che contraddistinguevano i blog.

Nel tempo Twitter si è contraddistinta per essere una piattaforma utile per informarsi su diversi temi, salvo poi negli ultimi anni cadere vittima di bot, account falsi e disinformazione.

La mia critica però non si rivolge a questo e nemmeno come dicevo all'inizio agli 8 $ di abbonamento mensile per Twitter Blue che ciascuno è libero di decidere se pagare oppure no.

La cultura di noi utenti nel pretendere che i servizi che utilizziamo online siano gratuiti ha solamente prodotto dei miliardari (vedi Zuckerberg), tanto l'importante farci pensare non ci sono soldi da sborsare... Poi però cadiamo vittima di pubblicità insistenti e pervasive e dati personali che finiscono dall'altra parte del mondo a uso e consumo di chissà chi (cfr. scandalo Facebook-Cambridge Analytica).

In linea di principio potrei anche essere disposto a pagare per un servizio che funzioni e mi dia del valore aggiunto, ma il vero problema di Twitter è che non funziona.

Mi spiego meglio, non è che non funziona dal punto di vista tecnico, non funziona dal punto di vista “social”.

Ho un account con poco più di un centinaio di follower e le interazioni che riesco ad ottenere sono praticamente zero.

Posso tranquillamente raffigurare la mia situazione con delle emoji:

Io che twitto: ✍

Nessuno che mi fila: 🙈🙉🙊

Un problema molto comune che si riscontra tra quelli che usano Twitter ed hanno degli account medio piccoli.

Blocco già sul nascere chi mi dirà che probabilmente quello che twitto non è interessante visto che i miei post compaiono sia su Twitter che su Mastodon e, su quest'ultimo, riesco ad avere sempre delle reazioni o dei commenti interessanti.

Dunque credo proprio che il problema risieda nel modo con cui l'algoritmo di Twitter agevoli gli account più famosi e le discussioni più infuocate, mentre lasci tranquillamente nel limbo gli account più piccoli.

Twitter è che è un social che non favorisce interazioni interessanti e costruttive.

Anche voi avete avuto la stessa mia esperienza con Twitter?