Calcio in streaming tra opportunità e problemi
DAZN sarà la piattaforma principale nella quale vedere il prossimo campionato di Serie A.
Si tratta di una notizia importante non solamente per l'Italia pallonara ma anche perchè sarà la prova del nove della capacità della nostra infrastruttura tecnologica.
L'opportunità (cavalcata in particolar modo da TIM che ha stretto accordi con Dazn) è quella di portare un contenuto importante come il calcio sulla banda larga, favorendo l'impiego della fibra ottica quale requisito principale per poter fruire del campionato di Serie A.
Quindi non più solo Neflix & Co., ma anche contenuti esclusivi come il calcio della Serie A che possano fare da traino a pacchetti di intrattenimento che di anno in anno diventano sempre più corposi (e costosi).
Restano però sullo sfondo alcuni dubbi tecnici non di poco conto.
Il primo è che il digital divide rimane un grosso problema del nostro paese, che non è fatto solo di grandi città ma da tanti piccoli centri abitati e borghi ancora non coperti da una ADSL decente (altro che fibra ottica...).
La seconda incognita è quella legata alla capacità dell'infrastruttura tecnologica di poter gestire potenzialmente milioni di connessioni streaming in contemporanea in occasione dei big match del campionato.
Saranno importanti da questo punto di vista gli investimenti sia dei broadcaster (Dazon) che degli operatori (TIM, Fastweb etc...).
Il tempo però stringe, il campionato inizia tra meno di un mese.
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