Librezilla.it appena aggiornato con il nuovo servizio PrivateBin bin.cuche.cc gentilmente offerto da @mike@cuche.cc ✌️


Orbit, l'Intelligenza Artificiale di Mozilla

In questi giorni ho avuto modo di testare Orbit una estensione ancora in Beta per il browser Firefox a cui sta lavorando Mozilla che promette di integrare l’Intelligenza Artificiale all’interno delle propria navigazione web.

Premetto che queste funzionalità avanzate all’interno dei browser sono sicuramente interessanti, ma in generale rappresentano anche un potenziale rischio per la privacy.

L’estensione necessità i seguenti permessi obbligatori per poter svolgere le funzionalità principali:

  • Accedere ai dati dei siti web
  • Nascondere e mostrare schede
  • Accedere alle schede del browser

Probabilmente è per questo motivo che Mozilla, sapendo dell’attenzione della propria utenza proprio riguardo alla sicurezza dei propri dati personali, tiene a precisare che Orbit utilizza attualmente una istanza privata Mistral per gestire le richieste. Sempre secondo Mozilla i dati relativi alle proprie chat non vengono archiviati, non è necessario avere un account e non verranno mai utilizzate le interazioni con l’IA per allenare il modello stesso.

Al momento il modello funziona unicamente con la lingua inglese, tuttavia durante i miei test Orbit ha dimostrato di saper riassumere testi di pagine web scritte in italiano e di comprendere le mie domande nella nostra lingua. Tutte le risposte però (compresi i riassunti delle pagine web) saranno in inglese, ho provato con dei prompt a forzare alcune risposte in italiano con esiti abbastanza confusionari da parte dell’IA.

Discutibile (ed un pò’ inquietante 🤣) quella sorta di sfera grande che rappresenta l’IA e che si attiverà su ogni pagina che navigherete. Suggerisco di entrare nelle impostazioni dell’estensione ed impostare sin da subito l’opzione Orb Format: Minimal.

Continuerò ad usare Orbit?

Al momento penso di provare questa estensione ancora per un po’ per verificarne i progressi, francamente non sono sicuro che possa essere una di quelle che abbia senso avere sempre installata nel proprio browser. Un plauso comunque a Mozilla che, cercando di restare al passo con altri browser che hanno da tempo integrato delle intelligenze artificiali, offre per ora questa opzione come estensione separata attivabile dall’utente solo nel caso in cui ne abbia necessità. Questo rende possibile disattivare l’estensione (o rimuoverla completamente) per poi eventualmente attivarla in caso di necessità.


Il popolare server Mastodon Hachyderm ha deciso di defederare Threads a causa delle nuove politiche di moderazione delle piattaforme social gestite da Meta community.hachyderm.io/blog/2025…


📷 Lugano Lake

Auto-generated description: A serene lake through a misty valley surrounded by silhouetted mountains under a clouded sky.

Principi o pragmatismo

Un interessante articolo di Pete Moore ha esplorato il dualismo spesso presente tra i nostri principi e il pragmatismo imposto dalla realtà. Questo conflitto può essere portato all’estremo in molte situazioni.

Ad esempio, se il CEO di un’azienda ha idee politiche diverse dalle nostre, abbiamo il diritto di decidere di non utilizzare il suo servizio. Tuttavia, possiamo anche scegliere di continuare a usufruirne se riteniamo che tale prodotto ci semplifichi la vita o ci apporti qualche beneficio.

Il fatto che altri individui decidano di continuare a utilizzare prodotti di aziende che noi non intendiamo supportare non deve essere visto come un comportamento “cattivo”, ma semplicemente come una scelta diversa fatta in totale libertà.

È importante tenere a mente che oggi è praticamente impossibile essere “duri e puri” quando molti servizi web si basano su altri servizi offerti da aziende che potrebbero non essere di nostro gradimento.


Una parte del vecchio web si "romperà" ad Agosto del 2025

Google tra qualche mese dismetterà completamente il proprio servizio URL shortener nato nel lontano 2009.
Infatti ad Agosto di quest’anno tutti i link che iniziano con goog.gl cesseranno di funzionare dando quindi un errore.
Il servizio era stato infatti deprecato da Google già a partire dal 2018, quindi teoricamente dando molto tempo agli sviluppatori per effettuare le dovute correzioni.
Però sappiamo benissimo come funzionano queste cose: molti siti non vengono aggiornati da anni, ma i loro link continuano ad apparire nelle ricerche e a generare traffico.
Purtroppo non possiamo sapere quanta rilevanza abbiano ancora i link generati con goog.gl, ciò che però pare scontato immaginare è che quando il servizio verrà completamente dismesso da Google una parte del “vecchio web” diventerà di fatto irraggiungibile.


“Semplicità” è la parola che adotteremo io e mia moglie per questo 2025. 😉


So testando un social network decentralizzato che definire di nicchia è un eufemismo.
Tra qualche giorno vi darò maggiori info. 😉


Guida a Diggita: cos'è e come funziona la nuova community di giornalismo partecipativo del fediverso

Cos’è Diggita

Diggita è un aggregatore di notizie nato nel lontano 2007. La piattaforma è stata rilanciata alcuni giorni fa ripartendo da zero grazie all’utilizzo di un software chiamato Lemmy che consente a tutti gli utenti del fediverso di dialogare con la piattaforma.

Diggita non è l’unica realtà italiana ad adottare il software Lemmy, esiste infatti da circa due anni e mezzo un’altra interessante community molto attiva chiamata Feddit che ha abbracciato la stessa filosofia.

Come funziona

Il funzionamento di Diggita è molto simile a quello di Reddit, ovvero si tratta di una sorta di forum di discussione suddiviso per argomenti (es. Attualità, Sport, Ambiente, Tecnologia etc…) nel quale è possibile pubblicare articoli, collegamenti ad altri siti oppure immagini.
Sono gli utenti a decretare il successo di un post dando un apprezzamento (con una freccia che punta verso l’alto) oppure indicandone al contrario un giudizio negativo (con la freccia che punta verso il basso).

Esistono diversi modi per poter partecipare alla piattaforma, scopriamone alcuni:

  1. Livello zero 😋 - Segui gli argomenti che ti interessano senza doverti iscrivere a Diggita

Il metodo più immediato consiste nel seguire uno o più argomenti che ci interessano direttamente da una piattaforma del fediverso nella quale siamo già iscritti.
Non è richiesta alcuna iscrizione aggiuntiva od alcuno sforzo particolare! Dovete sapere infatti che ogni argomento della piattaforma Diggita ha un corrispettivo “utente” nel fediverso.
Supponiamo che io sia interessato a seguire le discussioni legate all’ambiente. E’ sufficiente cercare l’utente @ambiente@diggita.com ad esempio da Mastodon ed iniziare a seguirlo per vedere in automatico tutto quanto viene pubblicato su Diggita relativo a tale argomento.
Semplicissimo, anzi direi geniale!

  1. Livello base 😎 - Pubblica su Diggita direttamente dal tuo profilo Mastodon (o altra piattaforma del fediverso)

Ipotizziamo che vogliate condividere su Diggita un articolo sulla vostra squadra di calcio preferita dal vostro account Mastodon. Basterà scrivere il vostro post seguendo il formato qui sotto ricordandosi sempre di taggare l’argomento della piattaforma nel quale vogliamo pubblicare il nostro post:

Titolo del post che volete appaia su Diggita
Testo descrittivo aggiuntivo
link da condividere
@calcio@diggita.com

Volendo potete aggiungere anche degli hashtag. Ecco un esempio concreto:

Il Milan rischia di non entrare in Champions League
L’attuale classifica non sorride ai rossoneri, ecco gli scenari peggiori per la squadra di Fonseca
https://sito-web-esempio.it/articolo-da-condividere
@calcio@diggita.com

  1. Livello utente consapevole 🧐 - Iscriversi a Diggita

Se le modalità che ho appena descritto non vi bastano, o semplicemente desiderate partecipare in maniera più completa ed attiva alla community di Diggita allora vi consiglio di provvedere ad iscrivervi alla piattaforma.
Bastano email e password ed il gioco è fatto.
In qualità di autori sarete in grado di commentare altri articoli oppure pubblicare i vostri avendo a disposizione tutta una serie di strumenti in più che vi consentono di formattare il testo, inserire immagini, link con maggiore versatilità e libertà rispetto alle modalità che vi ho descritto in precedenza.

Conclusioni: pro e contro

Diggita e Feddit funzionano in maniera profondamente diversa dalle piattaforme social che oggi vanno per la maggiore. Essendo molto più simili ad un forum rispetto ad un social network richiedono forse un maggiore sforzo partecipativo, ma consentono al tempo stesso di creare comunità di utenti consapevoli. Su queste piattaforme non ci sono timeline gestite da algoritmi e non trova posto lo scroll infinito.

La piattaforma non ha come obiettivo quello di tenervi incollati all’interno di essa, ma anzi agevola la condivisione di link così da farvi uscire dalla piattaforma stessa e scoprire cose nuove.

Se ci pensate è l’esatto opposto di quanto i social commerciali propongono!

In un momento storico nel quale i vecchi forum fanno fatica a sopravvivere realtà come Diggita e Feddit possono non solo dire la loro, ma anche rappresentare un valido esempio di “cooperazione digitale” in grado di creare dei luoghi in cui informarsi e condividere conoscenze in maniera consapevole.

La curva di apprendimento per imparare ad utilizzare Lemmy è probabilmente più alta rispetto a Mastodon (e simili), ma a mio parere ne vale la pena.

Lemmy ha ancora ampi margini di miglioramento, sia nella fase di onboarding che nell’interfaccia, tuttavia rappresenta sicuramente uno dei software più interessanti del fediverso.

Provatelo. 👍


📷 Angera

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📷 Backlight

A serene landscape features a bright sun above a calm lake surrounded by silhouetted mountains.

Fine settimana con grandi novità! 🥳
Su librezilla.it sono stati aggiunti due nuovi servizi: note.xmpp-it.net per la collaborazione testi e fedi.woodpeckersnest.space interfaccia alternativa per accedere a Mastodon.
Su fediverso.info è stata aggiunta la nuova istanza Lemmy Diggita.com


Cena natalizia molto divertente con i colleghi dell’ufficio superata con successo, ma stamattina mi sento uno straccio 🤪